Lavorare in Svizzera, risiedere all’estero: imposte per i frontalieri

Lavorare in Svizzera e risiedere all’estero comporta regole fiscali particolari. Scoprite gli accordi con Germania, Francia, Italia e Austria e cosa è importante considerare per la vostra dichiarazione d’imposta.

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2025
Lavorare in Svizzera, risiedere all’estero: imposte per i frontalieri
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La Svizzera attira ogni anno migliaia di frontalieri che lavorano nel Paese ma vivono all’estero. In particolare persone provenienti da Germania, Francia, Italia e Austria attraversano quotidianamente o settimanalmente il confine. Ma come funziona la tassazione in questi casi? Le regole variano in base al Paese e sono stabilite da accordi specifici. In questo articolo scoprirete come vengono tassati i frontalieri, quali detrazioni sono possibili e a cosa prestare attenzione.

Principio generale: tassazione nello Stato di lavoro

Il principio fondamentale della normativa fiscale internazionale prevede che il reddito venga tassato dove il lavoro è svolto. Per i frontalieri ciò significa generalmente l’obbligo fiscale in Svizzera. Tuttavia, i Paesi confinanti hanno stipulato accordi con la Svizzera che prevedono regole particolari.

Germania: frontalieri residenti in Germania

Per chi risiede in Germania e lavora in Svizzera:

  • Il reddito da lavoro è tassato principalmente in Germania.
  • La Svizzera applica un’imposta alla fonte del 4,5 %, deducibile dall’imposta tedesca.
  • Condizione: la persona deve rientrare almeno 60 giorni all’anno nella propria residenza in Germania.

Se questa condizione non è rispettata (ad esempio per soggiorni prolungati in Svizzera), può scattare l’obbligo fiscale completo in Svizzera.

Francia: tassazione nello Stato di residenza

Per i frontalieri francesi:

  • Il reddito è tassato principalmente in Francia.
  • La Svizzera applica una imposta alla fonte forfettaria del 4,5 %, versata alla Francia.
  • Nota: in alcuni cantoni di confine (ad esempio Ginevra) ci sono regole diverse, in cui la Svizzera tassa completamente e la Francia accredita l’imposta.

Italia: accordi particolari con nuove regole

Per i frontalieri italiani dal 2023:

  • I nuovi frontalieri pagano tasse sia in Italia sia in Svizzera, con la Svizzera che può applicare al massimo l’80 % dell’imposta dovuta in Italia.
  • Per i “frontalieri storici” che lavoravano già in Svizzera prima del 2023, vale una normativa transitoria con imposizione esclusiva in Svizzera.

Austria: tassazione in Svizzera

I frontalieri residenti in Austria pagano le tasse principalmente in Svizzera, lo Stato di lavoro. L’Austria considera il reddito solo per determinare l’aliquota personale.

Detrazioni per i frontalieri

Anche i frontalieri possono beneficiare di alcune detrazioni, in Svizzera o nel Paese di residenza:

  • Spese professionali: trasporti, pasti, strumenti di lavoro.
  • Assicurazioni: premi di assicurazioni sanitarie e vita.
  • Detrazioni familiari: detrazione per figli e spese di assistenza all’infanzia (a seconda dell’obbligo di dichiarazione).
  • Doppia imposizione: in tutti i casi, gli accordi contro la doppia imposizione (TDI) evitano la doppia tassazione.

Consigli pratici per i frontalieri

  • Verificare gli accordi fiscali: informatevi sulle regole tra Svizzera e Stato di residenza.
  • Documentare i giorni di rientro: particolarmente importante per i frontalieri tedeschi per rispettare la regola dei 60 giorni.
  • Sfruttare le detrazioni: anche i frontalieri possono beneficiare di vantaggi fiscali; spesso è utile una consulenza.
  • Considerare la sicurezza sociale: oltre alle tasse, contributi AVS e altre imposte sociali dipendono dal luogo di lavoro.
  • Richiedere supporto professionale: i casi internazionali sono complessi, quindi è consigliabile il supporto di esperti.

Conclusione: i frontalieri beneficiano di accordi chiari

La tassazione dei frontalieri in Svizzera è regolata chiaramente tramite accordi con i Paesi confinanti, ma varia notevolmente da Stato a Stato. Mentre i frontalieri tedeschi e francesi dichiarano principalmente il reddito nel Paese di residenza, quelli austriaci sono tassati in Svizzera. L’Italia prevede un sistema misto con norme transitorie. Una buona documentazione e una chiara panoramica consentono di adempiere correttamente agli obblighi fiscali e di evitare la doppia imposizione inutile.

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